E’ tutta la società che deve trovare la forza e le soluzioni per uscire da questa guerra tra Ucraina e Russia, che sta coinvolgendo tutta l’Europa e trascinando il mondo intero verso la povertà.
Come costruire un futuro migliore, più verde, più digitale, più inclusivo, più speranzoso, portatore di interesse per i giovani, con una guerra con morti, distruzioni, deportazioni solo a pochi chilometri dai confini delle nostre case? Il rischio imminente è che l’Europa portatore di interesse dei giovani stessi, sia costretta a coinvolgere i nostri giovani e nipoti a confrontarsi con la guerra. Il paradosso è che l’Europa tanto preoccupata per sostenere il futuro dei suoi giovani sia costretta a mettere a rischio la loro vita in un ambiente di guerra.
La Politica deve confrontarsi con la Società ed anche con il Sindacato che ne rappresenta un pezzo importante. Giovani, donne, uomini, lavoratori, pensionati, atei e religiosi, devono spingere, incalzare con fiducia un sindacato che si impegni in prima persona per mobilitarsi e prendere decisioni importanti per far cessare ogni azione di guerra come risposta alle controversie nazionali ed internazionali.
Con la Politica, la Religione, la Società tutta, ed il Sindacato, tutto è possibile, anche a fermare le Guerre. Tutti ne siamo coinvolti in prima persona, nessuno escluso.